...tutte le mattine 2 raggi di sole puntualmente attraversavano la stanza...
I bordi del letto, i suoi capelli castani e le gambe liscie, li dove ancora la notte aveva lasciato qualche brivido...Si svegliò delicatamente accarezzata dal dolce tepore del sole sulla coscia...
Eppure come tutte le mattine c'era qualcosa che la bloccava, che la faceva morire, la faceva star male... Bastò poco per sorprendere una lacrima sulla guancia della ragazza.
Bastò soltanto quel minuto che intercorre tra il distacco dal mondo dei sogni, quello roseo e sempre meraviglioso, e il mondo reale...quello che fa male solamente a pensarci.
L'immagine di quell'angelo della morte gli passò freneticamente nella testa e la fece sobbalzare... ogni mattina la stessa tragedia, la stessa irrefrenabile voglia di poterlo avere, anche solo una notte, anche solo pochi istante, baciarlo...accarezzarlo.
Quel pensiero la sfiorava ogni attimo della sua esistenza. Ma per la maggior parte dei casi riusciva a nascondere tutto con un grande sospiro...
Scese delicatamente le scale, il solo rumore che si udiva nella casa erano gli zompettii del cane che aspettava di uscire.
Giunta nel salone tirò la serranda, un fascio di luce l'avvolse tiepido e delicato; il tempo di accendere la radio e come ogni mattina la calda voce di Luciano la riportava nel pacato mondo dei sogni insieme alla sua canzone preferita, che una mattina si e una no davano alla radio "La ballerina del carillon"... Canticchiando versò in una tazza il caffe, che la mamma come ogni mattina aveva già preparato prima di andare al lavoro.
La colazione come ogni mattina era molto veloce, il tempo di ascoltare quella canzone che amava tanto, e si tornava ai piani alti, alla ricerca disperata di qualcosa da mettere per uscire quel pomeriggio...
Durante tutta la mattinata, non faceva altro che ascoltare il suo Luciano e quando meno se l'aspettava arrivava quella canzone...quella maledetta canzone, una delle più belle a suo avviso..."Kay è stata qui" una di quelle che la toccavano nel profondo. Quando arrivava quella canzone era inevitabile sprofondare nel letto... Accennate le prime note si sedeva sul bordo del letto... e non appena la voce di Luciano si faceva sentire cominciavano a scendere le prime lacrime e dopo pochi minuti, senza nemmeno aver ascoltato la canzone, si trovava da sola a singhiozzare in camera... Ormai era di routine infatti raramente sentirete intonare dalla sua voce quella canzone...almeno finchè quell'angelo resterà nei suoi pensieri sarà difficile convincerla che quella canzone, è solamente una canzone, e che il suo atto di frustazione è puramente inventato... Ma come dice lei "Luciano ha scritto la mia vita senza nemmeno rendersene conto"...
Bhè quando la mattinata scappava via e cominciava a farsi sentire l'afa del primo pomeriggio cominciava a pensare a cosa mettersi per uscire, qualcosa che l'avrebbe colpito, che gli avrebbe fatto cambiare idea su di lei...qualcosa che l'avrebbe fatto innamorare... (è certo, xke basta soltanto uno stupido paio di jeans o una gonna per fargli cambiare idea)
Scelti i vestiti correva a fare la doccia... minimo mezz'ora di doccia, nella quale pensava a qualsiasi cosa...pensava a come avrebbe fatto i capelli, lisci magari, visto k lui li adorava... Pensava a cosa avrebbe detto quando lui sarebbe arrivato... Tante idee le frullavano per la testa, ma l'idea principale riguardava quel bacio, il primo bacio quello che si erano scambiati quella fresca serata estiva...Era bastato quel bacio per farla innamorare, si vergognava perfino a parlarne con gli altri che in quella circostanza era riuscita anche ad eccitarsi, aveva i brividi, tremava... Ma tutto ciò non era perchè lei avesse freddo...era la sua vicinanza k la faceva tremare, rabbrividire...
Quel getto d'acqua fredda bastò x risvegliarla dal sogno.
Usci di fretta dalla doccia rabbrividendo, ma bastarono pochi minuti per eliminare quel freddo che aveva addosso, dopo tutto era Agosto!
Cominciò a vestirsi, Poi si asciugò i capelli e velocemente li piastrò passando dei semi di lino sulle ciocche cercando di renderle piu morbide al tatto...
Impugnate le chiavi di casa sali in macchina... Era impossibile eliminare il mal di stomaco, quella strana sensazione di vuoto che l'accompagnava sempre, ogni volta k percorreva quella strada...
Una volta giunta alla piazza era troppo euforica, ma doveva cercare di far finta di niente...
Intravide quei visi conosciuti e quei sorrisi che l'accompagnavano da circa 4 mesi a quella parte...
C'erano tutti...
Lui era li, come tutti i giorni, bello come il sole... quel sorriso che le distruggeva l'esistenza ci mise poco a diventare il dono più bello che qualcuno le poteva porgere in quella giornata...
Dopo aver salutato tutti salutava lui, lo salutava per ultimo perchè poteva abbracciarlo di più...
Ogni volta che si abbracciavano lui gli stringeva i fianchi, e quel brivido che la tormentava riaffiorava sulla schiena, alimentando sempre di più la voglia che aveva di quell'angelo... quell'angelo che amava farle del male, senza accorgersene. Quell'angelo che la portava nei cunicoli più oscuri del dolore e del piacere... Quell'angelo... Il suo angelo... Quell'angelo biondo del quale si era...ed è ancora innamorata...
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